L’icona del fuoristrada inglese cambia pelle e sostanza trasformandosi in un oggetto di design iper tecnologico
Come si rinnova un‘icona dell’automobilismo? La strade sono due: ci si fa prendere dalla nostalgia oppure si reinterpreta quell’automobile pensando al presente e possibilmente al futuro.
Bene, Land Rover ha scelto ombra di dubbio la seconda via per riportare in vita la mitica Defender, che si presenta al Salone di Francoforte in una veste rivoluzionata, pronta a conquistare nuovi clienti e a far discutere i puristi del fuoristrada affezionati al modello storico uscito di produzione, lo ricordiamo, nel 2016 dopo essere rimasto sul mercato per 68 anni e 4 generazioni.
Off road di design
Tanto per cominciare la nuova Defender si è trasformata in un oggetto di design. I tagli tipici si riconoscono a colpo d’occhio ma sono appunto un reinterpretazione a tratti futurista condita con gli stilemi della Land Rover di oggi. Ritroviamo le fiancate verticali e il cofano e il tetto piatti, ma la griglia anteriore è più sottile, i fari a led hanno un aspetto a dir poco moderno e la carrozzeria ha forme più morbide e levigate. La cura per i contrasti di colore, i giochi di luce e la scelta dei materiali è maniacale nonché personalizzabile in base a gusti ed esigenze.
Nuovo scheletro ancora a prova di tutto
Come si vede dalle foto, l’esterno della nuova Defender è completamente nuovo rispetto al modello precedente, così come quello che si “nasconde” sottopelle. Al posto del telaio con longheroni e traverse, tipico delle fuoristrada dure e pure, il nuovo modello ha una monoscocca in alluminio, che è 3 volte più rigida della vecchia struttura e garantisce un’ottimale resistenza alla torsione, dando inoltre modo di lavorare più liberamente alle quattro sospensioni indipendenti.
I numeri per affrontare l’apocalisse
La casa inglese però ha sottoposto l’auto a duri collaudi in oltre 62.000 diversi test che hanno portato a macinare un totale di oltre 1 milione di chilometri. Secondo quanto emerge, sembra che la Defender abbia paura di poco e niente.
Può attraversare guadi profondi fino a 90 cm, è alta da terra 29 cm e si può ordinare con la ruota di scorta nel portellone, un marchio di fabbrica per le fuoristrada più “toste”. Ottimi anche gli angoli d’attacco, di dosso e di uscita, che arrivano rispettivamente a 38°, 28° e 40°.
Il peso, però, potrebbe trasformarsi in un’arma a doppio taglio, considerato che la massa parte dai 2150 kg della versione 90 e arriva a un massimo di 2400 kg della 110. In terreni fangosi o sconnessi questo potrebbe aiutare far trovare trazione alle gomme, ma in altri contesti (es, sabbia) le cose potrebbero farsi più difficili.
Il passo non è più in pollici
A cambiare, inoltre, sono pure le misure della carrozzeria, perché la nuova Land Rover Defender è più lunga che in passato: all’inizio arriveranno le Defender 90 e 110, dove 90 e 110 non sono più le misure in pollici del passo. La Defender 90 ha un passo di 2,59 metri, è lunga 4,32 cm da un paraurti all’altro e può avere 5 o 6 posti, dove il sesto è un sedile pieghevole per persone di bassa statura fra i due anteriori.
La Defender 110 invece può avere 5, 6 o 7 posti, ma è lunga 4,76 metri e ha un passo di 3,02 metri, analogo alla futura versione Defender 130 (dovrebbe arrivare nel 2021), lunga 5,10 metri e con l’ottavo posto a richiesta. L’interno è anch’esso ispirato al passato, complice il massiccio mobiletto centrale, ma viene rivisto secondo le preferenze e le necessità della clientela dei giorni nostri, come testimonia lo schermo di 12,3” per la strumentazione e quello touch di 10” nella.
Tutta muscoli ma anche tanto cervello
Il sistema multimediale, oltre ad avere le connettività Android Auto e Apple CarPlay, può scaricare gli aggiornamenti via internet. Grazie al Software-Over-The-Air (SOTA) e 14 moduli singoli il sistema è capace di ricevere aggiornamenti in remoto.
Il tutto in maniera completamente automatica, magari mentre state dormendo o vi state godendo l’auto durante una gita fuori porta. Tutti gli aggiornamenti elettronici relativi ai vari parametri dell’auto saranno disponibili immediatamente per rendere la Defender sempre migliore.
Ibrida leggera e anche plug in
Tutti con il cambio automatico a 8 marce, i primi motori ad arrivare per la nuova Defender sono i benzina 4 cilindri 2.0 Si4 da 300 CV, 6 cilindri 3.0 i6 da 400 CV e il diesel 4 cilindri 2.0 SD4, nelle versioni da 200 CV e 240 CV. Il benzina i6 è l’unico abbinato ad un sistema ibrido leggero, composto da un piccolo motore con funzione di motogeneratore: nei rallentamenti viene trascinato e produce energia, stoccata poi all’interno di una batteria a 48 Volt, ma nelle riprese e accelerazioni il motogeneratore . utilizza l’energia precedentemente accumulata per sostenere il 3.0. Successivamente arriverà anche un ibrido plug in.
La Defender è dotata dei più recenti aiuti alla guida, come il mantenitore di corsia, la frenata automatica, il monitoraggio della fatica nel conducente e il sistema di assistenza al parcheggio, oltre alle sospensioni regolabili con molle ad aria e al sistema Terrain Response 2 per gestire le modalità di guida, compresa quella specifica per i guadi.
I prezzi
Non ci sono ancora informazioni precise, ma è lecito aspettarsi un aumento dei costi, visto che in fin dei conti si ha a che fare con un’auto del tutto nuova. La 110 arriverà in primavera, mentre per la 90 ci sarà da aspettare l’estate e solo nel 2021 vedremo l’ibrida plug-in. le cifre di partenza e arrivo dovrebbero aggirarsi tra le 50 e oltre le 70 mila euro per le versioni più accessoriate.