Lo storico marchio dei fuoristrada si è evoluto nel tempo e oggi si presenta con una nuova pelle (e una nuova gamma) capace di cavalcare l’onda dei Suv.

L’ad Maver: “Ecco come ci siamo riusciti”

C’era una volta la Land Rover, intesa come il fuoristrada tuttofare “made in England” destinato ai terreni più impervi dell’impero britannico e non solo. E’ passato tanto tempo e il modello originale, icona delle 4×4 europee, è uscito di produzione.

In compenso il marchio si è evoluto e ha allargato la sua platea con la Range Rover che ha portato il prestigio lungo percorsi mai praticati prima, con la conseguenza di veder crescere contemporaneamente numeri e prestigio.
“E’ un fenomeno sorprendente, spiega il ilo numero uno di Jaguar-Land Rover Italia, Daniele Maver, che non ha riscontri nella normalità del mercato. Negli ultimi cinque anni il marchio ha raddoppiato le vendite ma allo stesso tempo ha visto crescere la sua immagine e l’ha affermata nelle fasce superiori del mercato. Quando abbiamo presentato la prima Freelander nel 1997 l’intenzione era quella di contrastare i Suv di grande produzione, soprattutto giapponesi; da allora il posizionamento si è progressivamente alzato e o oggi con le gamme Discovery e Range Rover Evoque siamo ai vertici dei settori premium.”
Il merito è dei modelli  che hanno saputo cavalcare la crescita dei Suv in tutto il mondo senza perdere di identità. “L’autenticità di tutti i nostri prodotti, sostiene Maver,  è l’elemento fondamentale che ci ha permesso di non diluire l’immagine nella sterminata varietà di Suv e crossover di oggi; rimanere fedeli ai valori e alle tradizioni di Land Rover e di Range Rover ci ha messi al riparo dalla concorrenza, anche di quella in famiglia della Jaguar F-Pace”.
L’arrivo di Velar, il crossover intermedio fra le Range Rover Evoque e le Range Rover Sport, è un’altra scommessa sulla forza del brand e sulla possibilità di estendere il concetto di fuoristrada di lusso ad altre tipologie meno convenzionali. “Abbiamo anche altre idee di cui oggi non si può parlare, continua Maver, ma quello che è importante oggi è che la Velar sta conquistando i suoi clienti senza cannibalizzare il resto della gamma e andando incontro all’evoluzione del mercato. La strategia è quella di crescere ancora grazi a nuovi impianti e nuove sinergie fra Jaguar e Land Rover e l’obiettivo dichiarato è raggiungere il milione di unità (nel 2016 sono state 583.312) entro il 2020.”